Andrea Ceresa (Varese, 1995) si è avvicinato al mondo dell’arte grazie ai graffiti ed è uno dei più attivi, titolati e promettenti curatori a poter vantare sia l'esperienza diretta del writing sia una preparazione accademica.
Andrea Ceresa (Varese, 1995) si è avvicinato al mondo dell’arte grazie ai graffiti ed è uno dei più attivi, titolati e promettenti curatori a poter vantare sia l'esperienza diretta del writing sia una preparazione accademica.
The history of urban art in Bologna is closely linked to the activity of the many students and away-from-home workers who lived in the city either temporarily or permanently. This research focuses on presenting their point of view, starting with @fatherlessxcreation.
Chob means graffiti writing in Bologna since the mid ‘90s, thanks to his unique style and consistent presence in the streets, which make him an international point of reference even to this day.
Alessandro Formigoni è un creativo poliedrico: musicista, designer, scultore, pittore. Da più di 30 anni Fox, come in molti lo conoscono, idea e realizza progetti in grado di influenzare in modo profondo diverse generazioni.
Dado è uno dei più importanti writer bolognesi della seconda generazione. Dai primi anni 90 fino ad oggi ha evoluto il suo lettering passando dalle pareti delle hall of fame di quartiere a lavori commissionati che occupano intere facciate.
Abbiamo chiacchierato con Max, voce della storica e militante band cesenate Contrasto, per capire meglio l'attitudine che anima quello che viene definito "hardcore": molto più della "sola" musica.
Giorgio De Mitri is a cultural agitator, a "facilitator of ideas" as he likes to describe himself. At the top of the international creative scene for more than 30 years, he has been the heart & soul of events that have gone down in history such as De.Fu.Mo and The Bridges of Graffiti.
Moe Hanniballetters è da più di 15 anni uno dei principali animatori degli eventi legati al writing nella sua città d'adozione, Bologna
Tag enormi, blocchi giganteschi e bombing su tetti hanno fatto emergere Paniko PMC dalla giungla di nomi del periodo di massima espansione della scena bolognese, gli anni '90.
Tra le figure che più di tutte hanno arricchito l’approccio della città di Modena rispetto all'Arte Urbana Contemporanea, va senz’altro annoverata Carla Barbieri che ha prestato servizio presso la biblioteca civica d’arte ed architettura Luigi Poletti fino al 2019.